Riccardo Davini: "La società era ad un passo da Marco Di Bello". Ma le porte non sono ancora chiuse.
12.12.2023
Dopo alcuni mesi torniamo a parlare di calciomercato, con una notizia delle ultime ore che non può essere tralasciata. Ancora una volta fa da protagonista Riccardo Davini, che dopo aver partecipato alla nostra intervista ha di nuovo rilasciato delle dichiarazioni importanti.

Marco di Bello. Ebbene sì. Il suo nome, che solo sentendolo pronunciare potrebbe sembrare fantascientifico per i tifosi, dato il suo passato calcistico, è stato accostato al Piazzano. Il motivo? Tutto nasce da alcune foto scattate durante una conversazione tra Davini e il calciatore cresciuto nelle giovanili della Fiorentina. Una volta finito l'allenamento di oggi, il numero 16 del Piazzano è stato travolto dalle domande dei giornalisti, che volevano saperne di più sulla situazione. Queste le parole del "cecchino": "Marco è un amico, e oggi che ci siamo incontrati sul campo di allenamento non ho potuto non scambiare quattro chiacchere con lui. Se mi chiedete se abbiamo parlato anche del Piazzano, la risposta è sì. Nessuno esterno alla società è mai venuto a sapere che era stato praticamente raggiunto l'accordo per portarlo da noi: alla fine però la trattativa è sfumata, siccome Marco ha programmato per Gennaio un intervento al crociato, che lo sta tormentando ormai da tempo. Oggi gli ho detto di rimandare il suo arrivo alla prossima stagione. Lui è rimasto in una posizione neutrale, senza dirmi né di sì che tanto meno di no, ma alla fine sono convinto che riusciremo a convincerlo". Sicuramente vedere Di Bello al Piazzano sarebbe un sogno per ogni tifoso, e mister Gabrielli avrebbe solo l'imbarazzo della scelta su dove schierarlo: parliamo di un calciatore che ha giocato finora principalmente da difensore centrale, data la sua caratteristica cattiveria da leader in marcatura, ma di certo non è privo di tecnica per poter essere schierato anche più avanti, dove escluso Garavelli non sono presenti dei veri e propri goleador. Per arrivare al mercato estivo ce ne vuole, ma chi sa se da oggi qualcuno (Davini compreso?) non inizierà segnare le "x" sulle caselle dei giorni del calendario.